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Un ricordo di Baciccin Calcagno

Sarà veramente triste non incontrare più questo eterno ragazzo in movimento, sui monti, in bici, ovunque. Bacicin è stato un vero portento, anche se la sua modestia e la sua umiltà non gli permetteva di manifestarlo; come tutte le persone vere e semplici non amava mostrarsi troppo.

Nessuno come lui ha saputo disegnare e descrivere il suo amato territorio. Una conoscenza fondata su una paziente e amorevole ricerca di tutti i toponomi dei luoghi, delle colline e delle montagne di Arenzano; mappe disegnate rigorosamente a mano con una calligrafia che era il suo marchio.

Rotonda, pulita, armoniosa, unica. Nessun computer può eguagliare le sue scritte, perchè sebbene perfetta, la sua grafia lasciava trasparire una vibrazione che solo una mano sapiente legata al cuore può trasmettere.

Anche il logo della "Associazione Amici di Arenzano" e dell'“Itinerario Marinaro” del Santuario della Madonna delle Olivettesono stati disegnati da lui ed è nella cura del particolare che si può constatare la sua notevole bravura.

L'umiltà, la tenacia uniti ad un profondo amore per la natura, gli hanno consentito di estendere la sua conoscenza dei fiori e della vegetazione dei nostri monti. Nella meravigliosa varietà delle forme e dei colori dei nostri fiori vedeva non solo la ricchezza del nostro territorio, ma la manifestazione della Vita.

Ancora oggi che abbiamo la possibilità di veder il nostro territorio tramite mezzi informatici raffinati, se si vogliono avere informazioni precise su i nomi dei luoghi, su i sentieri, le sorgenti, sui fiori del nostro entroterra, bisogna ricorrere al libro verde di Bacicin.

Era davvero bello incontrarlo sempre entusiasta della vita, parlava solo con parole belle, solo con immagini limpide.

E così ce lo immaginiamo lassù sulla cima dei nostri monti con i suoi vecchi amici di un tempo nella piena luce del sole guardare oltre un mare di nuvole.

Franco Caviglia e Carla Carlini

Baciccin

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